SEMINARIO "TAROCCHI FILOSOFICI E KABBALAH. Perche' l'Amore"



TAROCCHI FILOSOFICI E KABBALAH  
Perchè l'Amore?

seminario condotto da Michel Pelucchi
  
Per chiunque voglia approfodire la teoria e la pratica dei Tarocchi, troverà qui sotto la mia proposta di seminario “Tarocchi Filosofici e Kabbalah”.


Per gli organizzatori prego di contattarmi a questo indirizzo mail: michel.pelucchi@gmail.com, oppure alla mia pagina fbook: Consulti coi Tarocchi






PROPOSITO

Spero che questo mio contributo possa offrirvi una visione filosofica e utile dei Tarocchi.



Una visione che faccia il paio con l'interrogativo posto dal filosofo F. Nietzsche. Egli chiede: «Cos'è che solo ci può risanare?». Noi rispondiamo: «Lo spettacolo della perfezione». Buona ricerca.


PERCHÈ L'AMORE?
Amore “di sé”, per se stessi, e amore “per l'altro”, per l'altro da sé, sembrano due prospettive inconciliabili. Nella vita di tutti i giorni, più o meno coscientemente, siamo posti di fronte a situazioni che aprono oppure chiudono la nostre prospettive di amore. Quali sono queste prospettive? Certamente la possibilità di un incontro sentimentale, di una collaborazione feconda, di una sempre più intima comunione di esperienze.

È dunque un fatto che ciascuno di noi cerchi l'amore (di sé) nella relazione, nel rapporto con l'altro da sé.

Ma sappiamo cosa sia propriamente “amare”? Nella più intima essenza amare significa “assenza di morte”, ossia: non permettere che la bellezza, l'intelligenza, la sensibilità dell'altra persona scompaia, non solo dal nostro orizzonte, ma dall'orizzonte del mondo.

La Kabbalah e i Tarocchi offrono indicazioni fondamentali per comprendere l'amore autentico: quello che si rivolge a sé in vista dell'altro.

L'estasi della Kabbalah è in pari tempo un completamento dell'esistenza, una soddisfazione totale, l'ardore di vita, il bruciare di gioia in ogni momento. Esattamente questo impareremo a realizzare.

Lo faremo partendo da due considerazioni fondamentali:

  • [1] i Tarocchi (ed i saperi, le pratiche in essi contenuti) rivelano le prospettive essenziali dell'amore.

  • [2] La consapevolezza. Quel che più conta nelle relazioni, quelle sentimentali in primis , è il completamento. Si comunica, si entra in comunione per completare l'essere, per ampliarlo.
    Che poi ci sia soddisfazione è una conseguenza di quel completamento. Se volessimo stupidamente soddisfare un nostro bisogno interiore, allora non facciamolo mediante una relazione. Poiché quel piacere risponde solo a noi, ai nostri bisogni nascosti. Trascuriamo così l'altro, e la vita, proprio per questo, ci trascurerà.



I TRE MOMENTI GUIDA DEL SEMINARIO

Tre sono le grandi direttive di questo seminario:



  1. il rapporto del tarologo con le carte, e dunque con l'insieme di saperi tradizionali in esse rinvenibili (metafisica ebraica e filosofia Greca nel nostro caso);
  2. il rapporto del tarologo con il consultante. Primo dovere di ogni “terapeuta” è quello di mettere la persona a proprio agio;
  3. il rapporto del tarologo con se stesso, che ci porta a capire e fondere assieme la pratica tarologica al proprio autentico progetto di vita.





CHE COS'È UN SEMINARIO, COSA IMPAREREMO

Gli incontri seguiranno il modello che costituisce l'antica idea di “seminario”, ossia la disponibilità a rendere il dialogo vivo e naturale a partire dai temi dell'esistenza umana.



Nel seminario, dice il filosofo M. Heidegger: «il vero maestro è colui che apprende di più mediante il processo del domandare».


I partecipanti avranno dunque la possibilità di potenziare i propri strumenti ermeneutici e concettuali. In altri termini andremo incontro a quel paradosso reale per il quale: “la miglior risposta alla vita è una domanda meglio realizzata”.



Con questa idea i partecipanti saranno assistiti nell'apprendere alcuni metodi pratici di lettura delle carte; conosceranno passo passo i molteplici livelli di indagine di ciascuno Arcano.






FINALITÀ DEL SEMINARIO

La finalità del seminario è quella di ispirare alla tarologia nuovi e potenziali maestri, che abbiano a cuore la meraviglia dell'essere.



Uomini e donne capaci di interrogare se stessi, di crescere ed evolvere il proprio “sentire” verso forme di condivisione pure e utili alla vita di tutti giorni.



Poiché meravigliarsi vuole anche dire il «Prendersi cura di una “cosa” o di una “persona” nella sua essenza: amarla, desiderarla (mögen)» (Heidegger).








CALENDIARIO TEMATICO



Introduzione al Corso [1]

    I tre momenti guida del seminario Tarocchi filosofici e Kabbalah. Che cos'è un seminario, cosa impareremo. Finalità del seminario.

    La falsa credenza che i Tarocchi abbiano come loro fine la pre-visione del futuro.

    Domande dei partecipanti.
    (Possibilità di prenotare una consultazione privata, oppure, in caso di richiesta, consultazione pubblica)

 
La questione dell'origine dei Tarocchi [1]

    Il lavoro del ricercatore: come approcciare i Tarocchi (fotocopia blog). Spiegazione simbolica di un evento sacro. Proporre i Tarocchi. La troppa fiducia oppure la sfiducia nei Tarocchi.
    Domande dei partecipanti.



Inizio pratiche di lettura delle carte.
           (Possibilità di prenotare una consultazione privata, oppure, in caso di richiesta, consultazione pubblica)

 
La psicologia dei tempi antichi [2]

    Conoscenza e fede. L'insegnamento della Kabbalah: il Creatore e la coscienza (cfr. fotocopia blog). La fede oltre-ragione. Il fervore del servizio del cuore: il qui e ora.
    Domande dei partecipanti.

    Inizio pratiche di lettura delle carte.
    (Possibilità di prenotare una consultazione privata, oppure, in caso di richiesta, consultazione pubblica)









Padova / novembre 2016

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